Nonostante gli sforzi e l'attenzione che Intel ha ormai da tempo dedicato al mercato dei sistemi mobile indicati in gergo come handset (tipicamente coincidenti con gli smartphone e i tablet), la strada che il chip maker, numero uno al mondo per tecnologie e volumi commerciali, deve percorrere per raggiungere, in questo ambito, ARM è ancora lunga.
Ad affermarlo è Noel Hurley, un VP della divisione processori di ARM che si occupa di marketing e strategie; più in dettaglio, in accordo al dirigente di ARM, il vantaggio, in termini di quote di mercato, che i tablet e gli smartphone basati sull'architettura ARM possono vantare rispetto a quelli che utilizzano la tecnologia Intel è legato essenzialmente al consumo di potenza, estremamente inferiore nel mondo ARM rispetto a quello del mondo Intel.
Inoltre, a favore di ARM, in base alla dichiarazione di Hurley, gioca anche l'ampia schiera di produttori di chip che commercializzano soluzioni basate sull'architettura ARM: in primis naturalmente figurano Qualcomm, NVIDIA (i SoC Tegra sono esempi molto fortunti di architetture ARM, ndr), Texas Instruments e MediaTek.
In effetti, gli stessi produttori di handset taiwanesi sottolineano che il processore Atom Z2460 di Intel può vantare prestazioni superiori a qualsiasi soluzione equivalente ARM-based; tuttavia, esso è inferiore a queste dal punto di vista del consumo di potenza che influenza, ad esempio e non soltanto, la durata della batteria. In genere la curva che descrive il consumo di potenza dei chip ARM si mantiene sotto la soglia di 1W; un simile scenario è finora impensabile per i processori Intel.
Hurley ha concluso notando che l'arrivo di Windows RT, ovvero il primo Sistema Operativo di classe Windows compatibile con le piattaforme hardware ARM, può rappresentare una opportunita, per i vendor di soluzioni ARM, per accedere a nuovi segmenti del mercato (in primis quello dei PC)
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